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Pandemia COVID 19

La pandemia di COVID-19 è l'epidemia mondiale della cosiddetta "malattia da nuovo coronavirus", chiamata COVID-19 e provocata dal virus SARS-CoV-2.

I primi casi hanno coinvolto principalmente lavoratori del mercato umido di Wuhan in Cina, in cui si vendevano pesce e altri animali, anche vivi. Nelle prime settimane di gennaio 2020 gli scienziati hanno individuato in questi soggetti un nuovo coronavirus, designato SARS-CoV-2 (coronavirus 2 da sindrome respiratoria acuta grave), risultato essere simile almeno al 70% della sua sequenza genica a quella del SARS-CoV.

Alla fine del gennaio 2020 non erano ancora state ben determinate le caratteristiche del virus, sebbene fosse accertata la capacità di trasmettersi da persona a persona, e permanevano incertezze sulle esatte modalità di trasmissione e sulla patogenicità (la capacità di creare danno).

La malattia associata è stata riconosciuta con il nome di COVID-19.

La prima segnalazione attribuibile al nuovo virus è avvenuta il 31 dicembre 2019, ma già l'8 dicembre sono comparsi i primi pazienti con malattia sintomatica.

Il 1º gennaio 2020 le autorità hanno disposto la chiusura del mercato e l'isolamento di coloro che presentavano segni e sintomi dell'infezione. 

Il primo decesso confermato risale al 9 gennaio 2020.

Al 28 gennaio 2020 si registravano più di 4 600 casi di contagio confermati in molti paesi del mondo e 106 decessi mentre il 15 febbraio tali dati erano già saliti a 49 053 casi e 1 381 decessi. A partire dal 23 gennaio 2020, Wuhan è stata messa in quarantena con la sospensione di tutti i trasporti pubblici in entrata e in uscita dalla città, misure che il giorno seguente sono state estese alle città limitrofe di Huanggang, Ezhou, Chibi, Jingzhou e Zhijiang.

Ulteriori limitazioni e controlli sono stati adottati in molte zone del mondo.

I pazienti accusano sintomi simili all'influenza come febbre, tosse secca, stanchezza, difficoltà di respiro.

Nei casi più gravi, spesso riscontrati in soggetti già gravati da precedenti patologie, si sviluppa polmonite, insufficienza renale acuta, fino ad arrivare anche al decesso. I pazienti presentano anche leucopenia e linfocitopenia.

Dalla metà di gennaio 2020 è disponibile un test per effettuare la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, ma al momento sono in fase di ricerca e sperimentazione cure e vaccini specifici. Le guarigioni sono spontanee e i trattamenti sono principalmente volti a gestire i sintomi e a supportare le funzioni vitali anche se sono stati testati alcuni farmaci antivirali già utilizzati per contrastare altre infezioni.

Una grande risposta, sia in Cina sia a livello globale, ha seguito un aumento dei casi a metà gennaio 2020, portando restrizioni di viaggio, quarantene e coprifuoco. Si nota ad esempio la quarantena della crociera Diamond Princess nelle acque giapponesi; il coprifuoco di oltre 780 milioni di persone in Cina; un coprifuoco volontario a Taegu, in Corea del Sud; e il coprifuoco di una dozzina di città con oltre 50 000 persone nelle regioni italiane della Lombardia e del Veneto.

L'epidemia è stata dichiarata un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC) dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il 30 gennaio.

Aeroporti e stazioni ferroviarie hanno effettuato controlli della temperatura corporea, rilasciato dichiarazioni sanitarie e pubblicato segnali di informazione nel tentativo di identificare i vettori del virus.

Un certo numero di paesi ha emesso avvertimenti contro i viaggi verso la sola Wuhan, Hubei o la Cina in generale.

Un altro consiglio è che i viaggiatori che tornano da determinate regioni, in particolare Cina, Iran e Italia settentrionale, si isolino da soli.

Le conseguenze più ampie dell'epidemia comprendono preoccupazioni sull'instabilità economica. La crisi politica ha incluso anche il licenziamento di diversi capi locali del Partito Comunista Cinese per la loro scarsa risposta allo scoppio dell'epidemia.

In diversi paesi sono stati segnalati episodi di xenofobia e razzismo contro persone di origine cinese e dell'Asia orientale.

La diffusione di disinformazione e fake news sul virus, principalmente online, è stata descritta dall'OMS come una "infodemia.

 

Allo scopo di limitare la diffusione del contagio, l'Organizzazione mondiale della sanità ha raccomandato di "lavarsi le mani regolarmente per più di 20 secondi, coprendo bocca e naso quando si tossisce e starnutisce... ed evitare un contatto ravvicinato con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie (come tosse e starnuti). 

Simili consigli sono statiti emanati anche dai centri per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitensi, aggiungendo consigli sui disinfettanti per le mani. Il governo di Hong Kong ha chiesto che le persone mantengano una buona igiene personale soprattutto riguardo alle loro mani. Inoltre ha avvisato che chiunque viaggi fuori città di "non toccare gli animali, non mangiare carne di selvaggina ed evitare di visitare mercati umidi, mercati di pollame o allevamenti.

A chiunque sospetti di essere infetto è stato chiesto di indossare una maschera chirurgica e chiamare un medico. Identiche misure sono state chieste dal Ministero della Salute di Singapore ai propri concittadini.

Da parte della popolazione in generale si è assistito a una presa di precauzioni maggiori rispetto a quanto consigliato dalle autorità sanitarie. Si è, infatti, ad esempio riscontrato un uso diffuso di maschere chirurgiche da parte di persone sane a Hong Kong, in Giappone, a Singapore e Malesia.

È stato anche rilevato un utilizzo maggiore e diffuso di disinfettati per il lavaggio delle mani e dei vestiti.

Inoltre, vi sono stati molti casi di persone che hanno evitato il contatto con i cinesi.

 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha suggerito soluzioni antisettiche per le mani in cui l'effetto antimicrobico dell'alcool altamente concentrato (etanolo o isopropanolo) è potenziato dalla bassa concentrazione di perossido di idrogeno mentre il terzo componente, il glicerolo, agisce come umettante.

 

Impatto sull'istruzione

Studenti colpiti dalla chiusura delle scuole causata da COVID-19 al 4 aprile 2020

     Chiusura delle scuole in alcune aree del Paese

     Chiusura delle scuole a livello nazionale

     Nessuna chiusura delle scuole

In data 8 marzo 2020, 300 milioni di bambini e giovani non frequentano la scuola a causa di chiusure temporanee o indefinite di scuole in tutto il paese incaricate dai governi nel tentativo di rallentare la diffusione di COVID-19.

Tredici paesi hanno chiuso le scuole a livello nazionale. Altri nove paesi, tra cui l'India, hanno implementato chiusure scolastiche localizzate per prevenire o contenere la COVID-19.

Anche quando la chiusura delle scuole è temporanea, comporta costi sociali ed economici elevati. Le interruzioni che causano colpiscono le persone nelle comunità, ma il loro impatto è più grave per i bambini svantaggiati e le loro famiglie, tra cui apprendimento interrotto, alimentazione compromessa, problemi di assistenza all'infanzia e conseguenti costi economici per le famiglie che non possono lavorare.

In risposta alle chiusure delle scuole causate da COVID-19, l'UNESCO raccomanda l'uso di programmi di apprendimento a distanza e di applicazioni e risorse didattiche aperte che le scuole e gli insegnanti possono utilizzare per raggiungere gli studenti in remoto e limitare l'interruzione dell'istruzione.

Diffusione del lavoro agile

La necessità di rispettare gli obblighi di quarantena e di limitare gli spostamenti, ha spinto le Autorità e le aziende operanti nelle regioni coinvolte dall'epidemia ad un uso massiccio del lavoro agile: è stato definito come "il più grande esperimento di smart working mai realizzato al mondo”.

La consistente riduzione degli spostamenti e la chiusura di molte fabbriche ha determinato poi un calo degli agenti inquinanti in Cina rilevato dai satelliti NASA.

Impatto socio-economico


Maschere chirurgiche utilizzate dalle persone a Taiwan.
I timori del coronavirus hanno portato all'acquisto di panico di generi di prima necessità a Singapore e altrove, tra cui carta igienica, noodles secchi e/o istantanei, pane, riso e verdure.

Il turismo è uno dei settori più colpiti a causa di un forte calo dei turisti dalla Cina continentale e avvisi di viaggio che avvertono di non recarsi in alcune parti della Cina centrale, dell'Italia, della Corea del Sud e dell'Iran. Di conseguenza, numerose compagnie aeree hanno cancellato i voli a causa della minore domanda, tra cui British Airways, China Eastern e Qantas, mentre la compagnia aerea regionale britannica Flybe è crollata.

Diverse stazioni ferroviarie e porti dei traghetti sono stati chiusi.

L'epidemia ha coinciso con il Chunyun, un'importante stagione di viaggio associata alle vacanze di Capodanno cinese. Un certo numero di eventi che coinvolgono grandi folle sono stati cancellati dai governi nazionali e regionali, tra cui festival annuali di Capodanno, con aziende private che chiudevano autonomamente i loro negozi e attrazioni turistiche come Hong Kong Disneyland e Shanghai Disneyland. Molti eventi lunari e attrazioni turistiche sono stati chiusi per impedire raduni di massa, tra cui la Città Proibita a Pechino e le tradizionali fiere dei templi. In 24 delle 31 province, comuni e regioni della Cina, le autorità hanno esteso le vacanze di Capodanno al 10 febbraio, ordinando alla maggior parte dei posti di lavoro di non riaprire fino a tale data. Queste regioni rappresentavano l'80% del PIL del paese e il 90% delle esportazioni. Hong Kong ha aumentato al massimo il livello di risposta alle malattie infettive e ha dichiarato un'emergenza, chiudendo le scuole fino a marzo e annullando le celebrazioni per il nuovo anno.

L'Arabia Saudita ha temporaneamente vietato agli stranieri di entrare a La Mecca e Medina, due dei luoghi di pellegrinaggio più sacri dell'Islam, per impedire la diffusione del coronavirus nel Regno.

Un'altra ricaduta recente e in rapida accelerazione della malattia è la cancellazione di grandi eventi dell'industria cinematografica, festival e concerti musicali, conferenze tecnologiche, sfilate di moda ed eventi sportivi.

 

Le professioni coinvolte

Queste formulazioni possono essere preparate localmente in luoghi remoti in cui i disinfettanti per le mani commerciali non sono prontamente disponibili.

Per tali regioni la sintesi locale di perossido di idrogeno diluito ha un'importanza immensa.

 

A tale proposito la disifezione degli ambienti viene realizzata anche e sopratutto da apparecchiature che producono Ozono.

Di seguito l'articolo inerente all'Ozono e alle apparecchiature dedicate.

Ozono e Ozonizzatori  

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